martedì 7 marzo 2017

Cardo mariano per rigenerare il fegato

Il CARDO MARIANO (Silybum marianum) è una pianta appartenente alle Asteracea tipica del Mediterraneo, considerata protettiva del fegato.
Il cardo mariano cresce ovunque nel bacino mediterraneo svettando i fiori piumosi color ametista sul lungo gambo fibroso. Usato fin dall'Alto Medioevo, il cardo mariano entra in tutti gli erbari come rimedio, oltre che per problemi epatici, per le fitte al cuore e all'addome, contro le emorragie e i crampi infantili.
Questa bella pianta deve il suo nome a una tenera leggenda: le macchie bianche che costellano le foglie inferiori, disposte a stella, sarebbero state formate dalle gocce di latte cadute dal seno della Madonna mentre allattava il piccolo Gesù. 
Viene utilizzata infatti per migliorare la funzione epatica, proteggere dai danni causati da alcool e tossine, oltre a riparare i problemi causati promuovendo la rigenerazione delle cellule epatiche danneggiate. Aiuta in caso di ingrossamento del fegato, cirrosi e altre malattie croniche.
L’ attività epatoprotettiva è svolta principalmente dalla silimarina, composto capace di contrastare la presenza di sostanze tossiche e radicali liberi, oltre a stimolare la sintesi proteica delle cellule epatiche favorendo la loro rigenerazione.
Il Cardo mariano è in grado di contrastare gonfiore e ritenzione idrica grazie alla sua proprietà diuretica.
Le componenti amare contenute nella pianta sono capaci di stimolare la produzione delle secrezioni, di conseguenza la digestione risulta facilitata e problemi come meteorismo e sensazione di gonfiore vengono eliminati.
Il Cardo mariano è colagogo, stimola lo svuotamento della cistifellea e il flusso di bile nel duodeno, in questo modo le funzioni intestinali sono facilitate e il fegato è in grado di lavorare meglio, così anche il metabolismo è accelerato e perdere peso sarà più semplice.
Agisce anche come antiossidante e antinfiammatorio.
La sua attività di depurazione migliora lo stato generale di pelle, fegato e sangue.

Precauzioni e effetti indesiderati

A dosi elevate può provocare nausea e vomito nei primi giorni di somministrazione. Non va quindi utilizzato in gravidanza.

Interazioni

La tiramina contenuta nel Cardo mariano può interagire con i farmaci antidepressivi inibitori delle monoaminossidasi e può anche aumentare la pressione arteriosa, pertanto va usato con cautela dai soggetti ipertesi o che assumono antidepressivi cosiddetti IMAO.

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