giovedì 22 settembre 2016

Memoria e ginkgo biloba

Memoria e cervello sono indiscutibilmente connessi: mentre immagazziniamo ricordi, il nostro encefalo subisce cambiamenti sia fisici che chimici; il susseguirsi degli eventi sottopone il cervello a continui stimoli che modellano la nostra memoria nel corso del tempo.
L’invecchiamento cerebrale, ma anche le ripercussioni di periodi della vita particolarmente intensi e stressanti, a lungo andare possono comportare deficit più o meno gravi della memoria.
Tra i prodotti naturali a cui i media dedicano spesso ampio spazio vi è il ginkgo biloba uno dei trattamenti erboristici più impiegati e più noti per le vantate proprietà di influire positivamente sulla memoria, sulla capacità di apprendimento, l'attenzione e l'umore.
Il ginkgo biloba è un albero a lento accrescimento appartenente alla famiglia delle ginkgoacee, che può raggiungere anche i 40 metri di altezza ed è originario dell'estremo oriente,
In fitoterapia vengono utilizzate le foglie essiccate, dalla caratteristica forma a ventaglio, ricche di sostanze attive come aminoacidi, flavonoidi e derivati terpenici (i principali sono bilobalide, ginkgolidi, ginkgoflavonglucosidi).
Le proprietà farmacologiche di questi componenti che hanno destato maggior interesse sono l'azione a livello cardiovascolare, l'attività sui sistemi di neurotrasmissione e l'attività antiossidante per l'azione antiradicalica. Per quanto riguarda l'azione sul sistema cardiovascolare, in particolare l'estratto di ginkgo, che contiene derivati terpenici, ginkgolidi, quercitina, catechine, cianidine, essendo sostanze, uniche nel loro genere, riescono a passare la barriera emato-encefalica e quindi risultano attive per migliorare la circolazione e l'ossigenazione cerebrale. Questo è dimostrato da numerose prove cliniche: il ginkgo biloba migliora la circolazione cerebrale aumentando l'afflusso di sangue al cervello e favorendo l'acuità mentale, la concentrazione, l'attenzione, la memoria e l'abilita cognitiva. Il ginkgo biloba ha anche azione antiossidante: cattura con facilità i radicali liberi inibendo la periossidazione lipidica delle membrane cellulari e proteggendo i neuroni del sistema nervoso. sembra in grado di esercitare un'azione vasodilatatrice e di ridurre la viscosità del sangue e l'aggregabilità piastrinica.
 
Uso interno soluzione idroalcolica: il ginkgo e uno dei rimedi naturali più usati dalla fitoterapia grazie alle sue note proprietà antiossidanti e come stimolante della circolazione cerebrale. Indicazioni: moderata insufficienza cerebrale, mancanza di memoria a breve e lungo termine. vertigini tintinnio, acufeni. Posologia: 40 gocce tre volte al di lontano dai pasti.
Avvertenza: il ginkgo e controindicato nella turbe della coagulazione, essendo un fluidificante del sangue può sommare la sua azione a quella degli anticoagulanti aspirino simili. Può sostituire l'azione dell'acetilsalicilico nelle terapie preventive. Non usare in gravidanza e allattamento.

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