giovedì 13 ottobre 2016

Capelli in autunno, cadono per rinnovarsi

Capelli in autunno, cadono per rinnovarsi
In autunno cadono le foglie, ma anche i capelli. "Complici" giornate più corte e meno ore di luce. Non si tratta quindi di una leggenda metropolitana, ma in autunno e primavera l'uomo fa la "muta" come gli animali, sostituendo il suo "pelo" vecchio, cioè i capelli, con quello nuovo.
E questo processo non dipende dal cambio di temperatura, come si credeva fino a qualche anno fa, ma dalla variazione delle ore di luce nell'arco della giornata. Un meccanismo complesso mediato dalla melatonina. Il problema non lascia scampo a nessuno: riguarda uomini e donne, giovani e anziani, capelloni e angustiati dalla calvizie. In autunno, fino alla fine di novembre, come tra marzo e aprile, si perde un 20-30% di capelli in più rispetto al resto dell'anno. L'attività fisiologica di un capello prevede una nascita, un lungo periodo di crescita ed una morte.
I trattamenti che proponiamo in questo periodo servono a ridurre i danni di questo processo di mutamento. La caduta dei capelli è un fenomeno fisiologico. E shampoo speciali, fialette o integratori mirati sono utili a diminuirne l'intensità.
In ogni caso, non si tratta di perdite permanenti, ma solo di rinnovo dei nostri capelli e quelli che perdiamo dovevano comunque cadere. In autunno, infatti, si verifica una maggiore sincronia tra i circa 100 mila follicoli piliferi che abbiamo in testa.
Nel corso del suo ciclo di vita un capello attraversa tre fasi:
a) anagen: la matrice produce le cellule che costituiscono il capello permettendogli di risalire lungo le pareti del follicolo. Questa fase dura da tre a cinque anni, ma nelle donne spesso fino a sette, e questo spiega perché alcune donne possono avere capelli molto lunghi (un centimetro al mese per sette anni significano pi di ottanta centimetri!). Una capigliatura sana è costituita per l'82-90% dei casi da capelli in questa fase.
b) catagen: in seguito ad un segnale ormonale o chimico (la questione è ancor oggi dibattuta) il follicolo entra in una fase di "riposo", in cui le cellule non si riproducono più. Il capello rimane nel cuoio capelluto, ma non cade né cresce. Questa fase dura un paio di settimane. Circa l'1% dei capelli è in questa fase.
c) telogen: si interrompe ogni attività produttiva e il capello è trattenuto unicamente dalle pareti del follicolo. Dall'ingresso in fase telogen alla caduta vera e propria potrebbero passare anche 4 mesi. In fase telogen si trova sempre almeno il 10-18% dei capelli presenti sul cuoio capelluto sano.
Dopo circa 3 mesi, se non sono intervenuti fatti nocivi a carico della matrice, nasce il nuovo capello.
Il periodo in cui il capello è nato ma non è ancora emerso dal cuoio capelluto si definisce fase metanagen mentre, dalla sua comparsa al di fuori della cute, diventa anagen.
Quando i capelli di una chioma sono nell'82-90% in fase anagen e nel 10-18% in quelle catagen e telogen, tutti i capelli vengono sostituiti e non si manifestano diradamenti .
Niente paura, quindi, perché sotto ogni capello che cade ce n'è uno nuovo pronto a rimpiazzarlo. Solo che per vedere la sua sostituzione serve un po' di tempo, perché i capelli crescono di 0,1-0,2 millimetri al giorno.
Talvolta la matrice pilifera sostituisce il capello caduto con uno di calibro nettamente inferiore o non lo sostituisce affatto: in questo caso, secondo l'entità ed il disegno assunto dalle aree che si sono sfoltite, si ha a che fare con un'alopecia .

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