venerdì 9 dicembre 2016

Reflusso gastroesofageo

I sintomi del reflusso gastroesofageo

Bruciore a livello dello sterno, rigurgito acido, dolore toracico, tosse cronica, asma non allergica, raceudine e mal di gola: questi sono i principali sintomi del reflusso gastroesofageo che spesso, comparendo la notte e disturbando il sonno, posso pesantemente compromettere la qualità di vita.
Il reflusso gastroesaofageo è, sostanzialmente, la risalita del contenuto acido nell'esofago, quel canale lungo 25-30 cm che collega la bocca con lo stomaco.
Quando si mangia, l'esofago, aiutato dalla forza di gravità e da una serie di movimenti ritmici, riesce a far progredire il cibo deglutito verso il basso. Il passaggio del bolo alimentare nello stomaco è regolato dallo sfintere esofageo inferiore, una speciale valvola muscolare che si apre per consentire il transito del cibo, l'eruttazione ed il vomito.  Proprio questo sfintere richiudendosi impedisce la risalita verso l'alto dei succhi acidi presenti nello stomaco.
Il reflusso gastroesofageo si verifica quando l'omonimo sfintere si rilascia nel momento non opportuno consentendo il passaggio verso l'alto del contenuto gastrico (vedi figura). In virtù della sua acidità tale materiale va ad irritare la mucosa esofagea scatenando i sintomi tipici del disturbo.
Tale condizione diventa patologica quando il reflusso si verifica troppo spesso o quando il contenuto gastrico è eccessivamente acido.

Malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) ?

In condizioni normali il contenuto gastrico refluisce nell'esofago in modesta quantità ed in maniera episodica. Solo quando tale reflusso diventa importante per frequenza o per severità dei sintomi si instaura la cosiddetta malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE). 
La MRGE è una malattia benigna ma può essere causa di  disturbi cronici ricorrenti che interferiscono con la normale qualità della vita. Oggi si può parlare di malattia soltanto quando questi sintomi (rigurgito e bruciore retrosternale) compaiono almeno una volta alla settimana.

Cause

La causa più comune della malattia da reflusso gastroesofageo è l'alterata funzionalità dell'omonimo sfintere. Come abbiamo visto, quando questa specie di valvola non funziona correttamente il chimo gastrico può risalire verso l'alto irritando l'esofago.
Se non esistesse lo sfintere gastroesofageo, durante questo esercizio il contenuto gastrico, spinto dalla forza di gravità, sarebbe libero di risalire lungo l'esofago
La seconda causa in ordine di importanza è il rallentato svuotamento gastrico. Quando mangiamo il cibo triturato e amalgamato con la saliva giunge nello stomaco dove può rimanere per tempi più o meno lunghi. Tanto maggiore è il periodo di permanenza gastrica del cibo e tanto maggiori sono le probabilità che si verifichi un reflusso gastroesofageo.
Possono esistere inoltre dei problemi di motilità dell'esofago; in questi casi si assiste ad un'alterazione della sua capacità di far scendere il cibo dalla gola fino allo stomaco.
Anche alterazioni salivari possono predisporre il soggetto alla malattia da reflusso e alle sue complicanze. Ricordiamo infatti che la saliva è leggermente basica e che, essendo inoltre ricca di bicarbonati, è in grado di tamponare piccole quantità di acido accidentalmente risalite lungo l'esofago. Non è certo un caso che uno dei sintomi tipici della malattia da reflusso sia l'ipersalivazione, un metodo adottato dall'organismo per difendersi dagli acidi.
Se per qualche motivo il pH salivare si abbassa tale protezione viene meno e rende l'esofago più suscettibile all'attacco acido.
Insieme alla saliva la peristalsi esofagea contribuisce a proteggere l'esofago rimuovendo i reflussi acidi fisiologici.

Reflumil: contrasta i disturbi da reflusso.

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Consigli per l'uso: si consiglia l'assunzione di 2 compresse dopo cena prima di coricarsi. Una seconda somministrazione può essere ripetuta nel corso della giornata secondo necessità individuale o comunque al bisogno.

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