lunedì 14 novembre 2016

L'Ortica così disprezzata eppur così utile

L’Ortica (Urtica dioica) è una pianta della famiglia delle Urticaceae, cresce abbondantemente in tutta l’Europa e in America del Nord. Legata ai terreni argillosi e ricchi di materie organiche, questa pianta vivace, nemica dell’uomo che la estirpa ovunque cresca, è soprattutto conosciuta per l’irritazione immediata e violenta, dolorosa come una bruciatura, che provoca quando i suoi peli “si introducono nella pelle”. In realtà, questa pianta dissimula sotto questo aspetto detestabile le sue immense virtù terapeutiche, contenute sia nella foglia sia nella radice, ed è apprezzata dalla medicina tradizionale da molto tempo.
La parte aerea dell’Ortica racchiude numerosi principi attivi: vitamine del gruppo B (B2, B5 e B9 (acido folico)), A, C, E, minerali come il magnesio, il ferro, il silicio e oligoelementi (rame, zinco).
È la sua ricchezza in silicio, zinco, ma anche in vitamine che la rendono molto interessante per il trattamento delle unghie fragili e dei capelli deboli e con doppie punte. Agisce anche stimolando la ricrescita dei capelli. La sua azione benefica nella cura dell’acne e di parecchie altre irritazioni cutanee (eczema infantile e eczema nervoso) si esercita grazie all’effetto antinfiammatorio dello zinco.
È un buon rimineralizzante che, grazie al ferro e all’acido folico, può essere raccomandato per trattare le cartilagini consumate nelle persone che soffrono di artrosi o di reumatismi, in particolare durante la menopausa.
La grande quantità di principi attivi noti, e altri ancora non studiati a fondo nel loro insieme, fanno dell'ortica una delle piante con il maggior numero di proprietà medicinali. Le foglie contengono clorofilla in abbondanza, il colorante verde del mondo vegetale (la cui composizione chimica è molto simile a quella dell'emoglobina che tinge di rosso il nostro sangue) che conferisce alla pianta una spiccata proprietà antianemica. Si usa contro l'anemia causate da mancanza di ferro o da perdite di sangue, perché il ferro e l’acido folico, in essa contenuti, stimolano la produzione dei globuli rossi.
La pianta possiede anche proprietà vasocostrittrice (contrae i vasi sanguigni) ed emostatica (ferma le emorragie), quindi è impiegata specialmente nei casi di emorragie nasali e uterine. È utilissima inoltre per le donne che soffrono di mestruazioni abbondanti.
Ha inoltre azione depurativa, diuretica e alcalinizzante: è indicata in caso di gotta, affezioni reumatiche, di artrite, di calcoli renali, di renella e iperglicemia e cistite; e in generale, quando occorre produrre un'azione disintossicante.
L'ortica ha una grande capacità di alcalinizzare il sangue e facilita l'eliminazione dei residui acidi del metabolismo, che sono strettamente legati a tutte queste malattie.
Grazie alla presenza di tannini possiede anche proprietà astringenti ed è perciò usata con successo per fermare la per fermare la diarrea, in caso di colite o di dissenteria.
Infine l’ortica possiede un’azione galattogena, dovuta alla capacità di aumentare la secrezione del latte materno, e perciò è consigliabile durante l'allattamento.

Controindicazioni dell'ortica

L'assunzione dell'ortica è sconsigliata durante la gravidanza perché stimola la motilità dell'utero.  Tutta la pianta è ricoperta da una peluria urticante che può causare allergia e irritazioni. Infine, date le proprietà diuretiche, se ne sconsiglia l'uso in concomitanza con farmaci diuretici.

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