mercoledì 2 novembre 2016

Il ginepro

Il ginepro è una spezia dalle proprietà antisettiche ed espettoranti, molto usata in cucina e utile come digestivo e contro la tosse.
Il nome ginepro deriva dalla parola celtica juneprus che significa “acre”.
Il detto “trovarsi in un ginepraio” si riferisce ai rami intricati del ginepro e alle sue foglie pungenti per indicare metaforicamente una situazione difficile e problematica.
Protagonista di una favola dei fratelli Grimm e di diverse storie e credenze popolari, questa pianta sarebbe stata l'unica (secondo una leggenda medioevale) a dare riparo alla Sacra Famiglia durante la fuga in Egitto e per questo il ginepro fu benedetto dalla Vergine.
La tradizione popolare ha sempre attribuito al ginepro il potere di tenere lontane streghe e spiriti maligni, per questo i suoi rami venivano appesi alle porte delle stalle per preservare la salute del bestiame, venivano posti sul tetto delle case appena costruite e Greci e Romani li bruciavano come fossero incensi per purificare l'aria.
Il legno di ginepro veniva utilizzato per costruire utensili da cucina, così da inebriare del suo dolce aroma tutte le pietanze che si preparavano, un esempio era il mestolo per girare la polenta.
Alcuni arbusti di ginepro (Juniperus rigida Juniperus chinensis) vengono utilizzati in Giappone nell'arte Bonsai poiché permettono di ottenere forme molto originali e ardite.
A scopi fitoterapici del ginepro vengono utilizzate le bacche e i giovani getti (gemmoderivato). Tra i costituenti l’olio essenziale (1-3%) in esse contenute, oltre a resine (terpeni e sesquiterpeni), antociani, flavonoidi, tannini, lecitine, catechine, acidi diterpenici, zuccheri e cere che gli conferiscono molte proprietà interessanti.
  • Proprietà digestive: è stomachico, digestivo, carminativo, antispastico (per la presenza di flavonoidi che agiscono sulla muscolatura liscia dell’intestino). Masticando bacche di ginepro si favoriscono le secrezioni gastriche, facilitando di conseguenza la digestione.
  • Proprietà antisettiche delle vie respiratorie, espettoranti e balsamiche : i monoterpeni presenti nelle bacche di ginepro determinano un aumento della quota d’acqua nelle secrezioni, che diventano così più fluide, facilitando quindi, una più rapida espulsione dell’escreto. Sono molto indicati per sedare la tosse, ma anche in caso di bronchiti.
  • Proprietà diuretiche ed antisettiche delle vie urinarie: le bacche di ginepro vengono sfruttate per trattare le affezioni del tratto urinario (come cistiti, prostatiti, uretriti ecc.), ma anche per la cura della calcolosi urinaria.
  • Depurativo dei reni e del fegato: Il gemmoderivato (ottenuto dai giovani getti di ginepro) possiede una doppia azione: sul fegato nei riguardi del quale esercita un’attività stimolante e rigeneratrice a livello dell’epatocita e sul rene, del quale sollecita la funzione. Risulta quindi un ottimo drenante epatorenale, da usare ogni volta che ci si trova di fronte ad uno stato di intossicazione cronica.
  • Proprietà ipoglicemiche: dopo diversi studi condotti su animali con normo-glicemia e diabetici, è stato appurato che le bacche di ginepro presentano una buona azione ipoglicemica, tant’è che negli ultimi tempi diversi medici hanno cominciato ad integrare le bacche di ginepro a diversi trattamenti per il diabete.
Olio essenziale di ginepro
L’olio essenziale di ginepro è estratto per distillazione a vapore dalle bacche mature e fresche di ginepro, sia della specie comune sia della sottospecie alpina (J. communis nana). Si presenta chiaro e ha un aroma che ricorda il pino, ma più pungente. Vediamo quali sono gli usi più comuni dell’olio essenziale di ginepro:
  • Dolori articolari. Opportunamente diluito in olio vegetale, l’olio essenziale di ginepro è utile per frizioni in caso di artrite, artrosi, reumatismi, gotta, cervicale.
  • Per disinfettare l’aria di ambienti malsani, o la stanza di ammalati. Va utilizzata 1 goccia di olio essenziale per ogni mq dell’ambiente in cui deve essere diffuso, mediante un brucia-essenze o la vaschetta dei caloriferi. Antisettico e drenante polmonare utile nel trattamento delle bronchiti, assumere 3 gocce al giorno nel miele.
  • Cellulite ed edemi dovuti a ritenzione idrica. Diluire 25 gocce di olio essenziale di ginepro in 100 ml di olio di mandorle dolci. Questa miscela va utilizzata per massaggiare le parti interessate dagli inestetismi, sempre nella direzione della circolazione sanguigna. Questo trattamento può essere ripetuto anche 2 volte al giorno.
  • Tosse e bronchite. Fare dei suffumigi aggiungendo 6-8 gocce di olio essenziale in una bacinella di acqua calda. Coprite il capo con un asciugamano e respirate il vapore fino a quando non si sarà del tutto dissolto. In alternativa si può assumere l’olio essenziale di ginepro anche per via orale, con tre gocce al giorno diluite in un cucchiaino di miele.
  • Emorroidi Versate 5-6 gocce di olio essenziale di ginepro in circa 300 ml di acqua bollita. Lasciate raffreddare la soluzione ottenuta e immergetevi una garza sterile da applicare sulla parte colpita. Potete ripetere l’operazione ogni volta che ne sentite il bisogno.
Non va assalutamente usato in gravidanza, o in fase di allattamento ed è da evitare in caso di patologie renali croniche. Per uso esterno va sempre miscelato con altri oli vegetali (come l’olio di mandorla, o di jojoba), altrimenti può essere irritante. Può interagire con i farmaci ipoglicemizzanti orali.
Uso in cucina
Il ginepro era molto amato già al tempo dei Romani e Apicio lo indicava come spezia indispensabile nella cucina di un cuoco e ottimo sostituto del pepe.
Le bacche del ginepro hanno un sapore acidulo per questo smorzano bene cibi forti come la selvaggina e i crauti. Molto apprezzate anche per insaporire preparazioni di patate o pesce al cartoccio.
Molto utilizzato nella preparazione di alcolici facendo fermentare il succo delle bacche e quindi distillando (gineprato e acquavite di ginepro) e per fare liquori tramite distillazione dello spirito sulle bacche (gin).
Il legno del ginepro è molto profumato, per questo viene usato per affumicare i salumi (è il caso del rinomato speck del Trentino) e posto nei forni a legna per dare aroma al pane durante la cottura.
ATTENZIONE: Le piante di ginepro NON sono tutti commestibili, esistono delle specie velenose come il Juniperus sabina (ginepro sabina).

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