martedì 3 gennaio 2017

Cardamomo e digestione

Il CARDAMOMO è una pianta originaria dell’India dove viene largamente utilizzata per preparare una composizione di spezie chiamata Curry (da non confondere con la pianta di curry) dalle straordinarie proprietà curative per l’apparato digerente.
Oltre ad essere un ottimo ingrediente in cucina per aromatizzare i piatti, con il cardamomo si prepara un olio (l’olio essenziale di cardamomo) che viene utilizzato in caso di mal di stomaco. E’ sufficiente mescolare 1 cucchiaino di olio di mandorle dolci con 4 o 5 gocce di olio essenziale per ottenere un unguento che spalmato e massaggiato all’altezza dello stomaco, regala immediato beneficio in caso di dolore. Dopo il massaggio applicare un panno caldo sulla parte.
In cucina i semi di cardamomo vengono aggiunti alla pentola dove vengono fatti cuocere broccoli, cavoli, verze, cavolini di bruxelles per attenuare il fastidioso effetto di gonfiore che questi cibi causano dopo averli mangiati.
Il cardamomo viene usato come infuso contro la tosse e come antidepressivo, risolve i problemi del metabolismo lento e aiuta a smaltire i grassi in eccesso.
Lo si trova in semi ma nella sua terra di origine vengono venduti i baccelli al cui interno i semi si conservano meglio.
In Iran e in India il cardamomo è usato per curare l’infezione ai denti e alle gengive, le congestioni ai polmoni, le infiammazione delle palpebre e contro i calcoli biliari.
Ne esiste una varietà nera che nella medicina tradizionale tibetana cura non solo il mal di stomaco ma anche la stitichezza e la dissenteria.
Uniche controindicazioni: non usare se si è affetti da calcoli alla colecisti, patologie alla cistifellea e se si è particolarmente sensibili visto che ha un effetto stimolante.
Il Cardamomo, la terza spezia più cara al mondo dopo zafferano e vaniglia, era conosciuto in tutto l’oriente, prevalentemente in Iran e India, per i suoi poteri afrodisiaci e per le sue indiscusse doti gastronomiche molto apprezzate anche in Scandinavia, dove è utilizzato nei dolci e per aromatizzare il vino e i punch.
Chai
Una piccola ricetta per accogliere gli ospiti, sia in inverno sia in estate, per meditare da soli con un buon libro, per passare un pomeriggio di chiacchiere o, secondo la tradizione, per "incantare" il principe o la principessa dei nostri sogni: ecco come preparare il Chai, il tè indiano più famoso al mondo.
Ingredienti per due persone: due tazze di latte, una tazza di acqua, tè nero, 3 o 4 baccelli di cardamomo, mezza stecca di cannella, zenzero fresco, q.b, qualche seme di anice, chiodi di garofano (pochi), zucchero ( possibilmente scuro)
 
Preparazione: mettere in un pentolino l’acqua, il cardamomo (si mette il baccello leggermente aperto), lo zenzero e tutte le altre spezie e dopo un paio di minuti aggiungere il tè (la dose dipende dalla tipologia di tè, ma in media un paio di cucchiaini) – quando inizia a sobbollire aggiungere il latte e lo zucchero, quanto basta, ma senza ristrettezze – far sobbollire per15 min. circa e servire.


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