sabato 7 gennaio 2017

La propoli: un derivato dell'alveare.

La propoli è una sostanza resinosa che le api raccolgono dalle gemme e dalla corteccia delle piante. Si tratta quindi di una sostanza di origine prettamente vegetale anche se le api, dopo il raccolto, la elaborano con aggiunta di cera, polline ed enzimi prodotti dal loro stesso organismo. Il colore può variare moltissimo nelle tonalità del giallo, rosso, marrone e nero. L'odore è fortemente aromatico
Le proprietà terapeutiche
Purtroppo non tutti i flavonoidi presenti nella propoli esplicano un'attività batterica evidente. Mentre la galangina e la pinocembrina inibiscono anche a basse concentrazioni la crescita di numerosi microorganismi altri flavonoidi risultano essere biologicamente meno attivi.
In conclusione si può affermare che i preparati a base di propoli se impiegati alle giuste concentrazioni presentano le seguenti proprietà.
Proprietà batteriostatiche e battericide
Numerose sperimentazioni  hanno dimostrato sia in vivo che in vitro la capacità della propoli in soluzione alcoolica alla concentrazione dal 10 al 20% di inibire lo sviluppo di vari ceppi batterici Gram positivi (Escherichia coli, Proteus vulgaris, Mycocter¡um tubercolosis, Bacillus alvei, B. alvei, B. larvae, B. subtilis e numerose salmonelle ). Tali proprietà possono essere più o meno evidenti a seconda della presenza nella resina di acido benzoico, acido ferulico, galangina e pinocembrina le cui proprietà antibatteriche anche a basse concentrazioni sono da tempo note
Proprietà fungicide
I preparati a base di propoli sono risultati particolarmente attivi contro infezioni da Candida, saccaromiceti, tricofili, e microspori in grado di provocare numerose affezioni parassitarie (micosi) sull'uomo e gli animali. Tale azione sarebbe dovuta  alla presenza di acido caffeico, pinocembrina, pinobaucsina e benzii-p-cumarolo. Inoltre svolge azione fungicida anche nei riguardi di alcuni funghi che attaccano il mondo vegetale.
Proprietà antivirali 
La propoli svolge un'azione di inibizione nei confronti di alcuni tipi di herpes, il corona virus e circa 10 tipi di infezioni virali. Tale proprietà sarebbe dovuta essenzialmente alla sua frazione idrosolubile.
 
Proprietà cicatrizzanti
Da sempre la propoli è stata impiegata sotto forma di unguento come cicatrizzante grazie alla notevole capacità di stimolo della rigenerazione dei tessuti in caso di ferite e piaghe.
 
Proprietà immunostimolanti 
L'impiego della propoli potenzierebbe l'azione dei vaccini (come quelli contro il tifo e paratifo) come evidenziato da numerosi studi effettuati sui vitelli.
Proprietà vasoprotettiva
Sempre grazie aviazione dei flavonoidi che costituiscono il cosiddetto 'fattore P' la propoli svolgerebbe un'azione di prevenzione della permeabilità e fragilità capillare.
Proprietà antiossidanti e antiirrancidenti 
La presenza di fenoli consentirebbe l'impiego della propoli anche nella conservazione dei grassi e degli alimenti in genere in sostituzione degli additivi chimici.
Oltre a queste proprietà la propoli assunta per via interna migliorerebbe la secrezione dei succhi gastrici, è diuretica, favorisce l'assimilazione della vitamina C, funge da antisenile per l'effetto antiossidante e attivante dei complessi enzimatici.
Attualmente il suo maggior impiego rimane comunque quello esterno come disinfettante, cicatrizzante e lenitivo, attraverso soluzioni, unguenti e pomate. L'uso interno è ancora limitato al livello sperimentale anche a causa delle maggiori implicazioni e della difficoltà di utilizzare preparati titolati.


Controindicazioni
Fino ad oggi non è stata registrata nessuna significativa controindicazione nell'uso della propoli ad eccezione di alcuni casi di Ipersensibilità e di sensibilizzazione manifestatesi in soggetti tendenzialmente allergici, manifestazioni messe in relazione all'abbondante presenta di allergeni nelle resine delle piante da cui le api traggono la propoli.


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